Professore: Cesare Giraudo, SJ cesare.giraudo.sj@gmail.com
Programma: Mar. III-IV, 1° sem., 2 cr., 3 ECTS
Il raffronto tra i due diversi approcci che hanno caratterizzato la riflessione eucaristica nei primi due millenni di cristianesimo obbliga il nostro 3° millennio a scegliere tra la metodologia dei Padri («prima pregavano e poi credevano ») e la metodologia degli Scolastici («prima studiavano e poi pregavano»). La bontà della metodologia patristica è oggi riconosciuta da Sacrosanctum Concilium 48 con queste parole: «Il mistero della fede, che si compie principalmente nella Messa, deve essere compreso dai fedeli per mezzo dei riti e delle preghiere (per ritus et preces)».
L’applicazione rigorosa ai testi della Sacra Liturgia – in concreto: alle anafore d’Oriente e d’Occidente – delle tecniche interpretative che l’esegesi moderna ha adottato per i testi della Sacra Scrittura aiuterà a riscoprire le risorse dottrinali racchiuse nel magistero della lex orandi anaforica, vale a dire in quella preghiera con la quale la Chiesa da sempre fa l’Eucaristia.
A. Hänggi & I. Pahl, Prex eucharistica, Fribourg- Suisse 19983;
C. Giraudo, “In unum corpus”. Trattato mistagogico sull’eucaristia, Cinisello B. 2007;
Id., Preghiere eucaristiche per la Chiesa di oggi, Roma 1993;
Id. (ed.), The Anaphoral Genesis of the Institution Narrative in Light of the Anaphora of Addai and Mari, OCA 295, Roma 2013;
E. Mazza, L’anafora eucaristica. Studi sulle origini, Roma 1992.