Contenuto: L’adozione del cristianesimo agli inizi del IV sec. rimodellò l’identità armena, dando impulso alla creazione dell’alfabeto che permise la nascita di una letteratura tra le più fiorenti dell’Oriente cristiano. La produzione di testi scritti fu a lungo appannaggio del mondo ecclesiastico e i monasteri furono il luogo di conservazione e trasmissione della cultura armena. Tra il periodo tardo-antico e medievale i vardapet (dottori) della Chiesa armena acquisirono sempre più il ruolo di agenti della trasmissione del sapere da una generazione all’altra. La loro fama rese celebri alcuni centri monastici che ebbero un ruolo importante nella storia della Chiesa armena.

Scopo: Il corso si propone di illustrare i modi e le forme della trasmissione della cultura nell’Armenia tardo-antica e medievale, mostrando la centralità, in questo processo, dei grandi monasteri e di alcune figure di vardapet.

Bibliografia:

J.-P. Mahé, “Quadrivium et cursus d’études au VIIe siècle en Arménie et dans le monde byzantin d’après le “K’nnikon” d’Anania Širakac‘i”, Travaux et Mémoires 10 (1987) 159-206

K. Chahinian, L’istituzione catholicosale nella Chiesa armena dalle origini fino al 1441, Roma 2009

M. Bais, “Il senso dell’alterità nella ‘‘Storia di Tamerlano e dei suoi successori’’ di T’ovma Mecop’ec’i”, in I. Bueno et C. Rouxpetel (ed.), Les récits historiques entre Orient et Occident (XI-XV siècle), École française de Rome 2019, 99-136