Contenuto: Il cammino comincia dalla Rus’ di Kiev e la sua ricezione dell’eredità bizantina. La prima dimensione è quella dell’ascetismo e della contemplazione. La rinascita della Russia dopo il “giogo tartaro” si affida alla venerazione delle icone, si sviluppano poi gli ideali paralleli e divergenti di Mosca “Terza Roma” e dell’Unione di Brest. La scolastica di Petr Mogila in Ucraina rielabora il contributo dei gesuiti, in dialogo tra Oriente e Occidente. Nel mondo slavofilo si insiste sull’unità della persona e sulla sobornost’: un’ecclesiologia metafisica. La sintesi trinitaria raggiunge le vette teologiche del “secolo d’argento”: il mondo come rivelazione della sofia. L’Ortodossia tra narodnost’ e rivoluzione insiste sulla dottrina sociale. La nuova rinascita degli ultimi secoli parte dalla riscoperta dei Padri, dall’illuminismo monastico al neoesicasmo.

Scopo: Si propone di ricostruire i passaggi della teologia russa non in modo sistematico, ma secondo le idee-forza del pensiero spirituale e delle fasi storiche dell’Ortodossia russa.

Bibliografia:

S. Caprio, Russia, fede e cultura, Roma 2010
G. Cioffari, “Breve storia della teologia russa”, Quaderni di O Odigos III (1987)
P. Valliere, Modern Russian Theology, Edinburgh 2000
Н. Гаврюшин, Русское богословие, Н. Новгород 2005
Г. Флоровский, Пути русского богословия, Париж 1937 (ed.it: Vie della teologia russa, Torino 1973)